Barbapapà

Barbapapà

Barbapapà

Barbapapà è una serie a fumetti creata dalla fantasia di due autori (marito e moglie), Annette Tison e Talus Taylor. Pubblicata in Francia nel 1970. barbapapà, il nome del protagonista, deriva dall’espressione francese Barbe à papa, che significa “barba di papà”, così come viene chiamato lo zucchero filato.

Dal fumetto è stata successivamente ricavata, una serie d’animazione di 150 episodi, realizzata in Giappone e uscita in Italia nel 1976 diventando a tutti gli effetti la prima animazione giapponese a sbarcare nel nostro paese. Nel 1999 è stata realizzata una nuova serie di 50 episodi, Barbapapà in giro per il mondo.

La caratteristica principale di Barbapapà è infatti quella di modellare a suo piacimento il proprio corpo, assumendo la forma della cosa o dell’animale più indicato per risolvere una situazione.

La trasformazione è sempre accompagnata dalla frase che diventerà il vero e proprio tormentone della serie: “Resta di stucco, è un barbatrucco”!

Video sigla completa Barbapapà (prima serie)

Cantata da Roberto Vecchioni e il gruppo Le Mele Verdi

Testo Barbapapà

Ecco arrivare i Barbapapa (chi sono poi)
Barba e Mamma Barbapapa (coi figli piccoli e grandi)
tu li vedi trasformare come gli va

Barbapapa è tutto rosa, più di una rosa rosa!
Barbamamma è così nera, più di una rosa nera!
Barbitulle è giallo giallo. Barbalalla e verde come un fico!
Barbottina piccina ha il colore dell’arancio!
Barbu è più nero di un corvo!
e quando dipinge si è certi
che si macchia da tutte le parti!
Barbabella è violetta. Barbidu è tutto blu!
Barbadura grande atleta rosso come il fuoco è! (e da loro c’è felicità).

Ecco arrivare i Barbapapa (Barbapapa)
nella famiglia Barbapapa (vieni con noi dai Barbapapa)
tu li vedi trasformare come gli va (come gli va)

(vieni con noi Barbapapa)

Ci sono Barbapapa, Barbamamma, Barbidu, Barbiuil, Barbabella, Barbadura, (vieni con noi)
Barbottina, Barbidu, Barbalalla!